Le spezie della cucina indiana: quali sono
La cucina indiana utilizza moltissime spezie che rendono i piatti del ristorante indiano a Roma ricchi di sapore, piccanti e pungenti. Ecco alcun delle spezie più usate per fare una panoramica completa e rifornire per bene al dispensa.
Pepe. Una spezia immancabile nella cucina indiana, tanto come in quella italiana, è il pepe, soprattutto è quello nero e bianco. L’ideale sarebbe prenderlo in grandi e poi pestarlo all’occorrenza con le altre spezie secche. Speso i condimenti in polvere perdono prima il loro aroma.
Anice stellato. L’anice a forma di stella che si usa per i lavoretti di Natale è invece un ingrediente essenziale di tantissimi mix di spezie tipiche della tradizione culinaria dell’India.
Cumino. Il cumino è un piccolo seme a forma di C che sprigiona un odore pungente quando lo si trita al mortaio. Si sua anche intero però.
Coriandolo. Del coriandolo si utilizzano sia le foglie fresche per guarnire o per fare le basi del curry verde, che i semi. I semi di coriandolo sono piccoli e di colore chiaro e garantiscono un sapore autentico come quello del ristorante indiano a Roma.
Finocchio. Un altro seme da pestare al mortaio con altre spezie è di sicuro quello del finocchio, molto saporito e che aiuta anche il transito intestinale e a domare l’infiammazione della mucosa gastrica.
Curcuma. Il colore giallo ocra a cui si associa subito la cucina del ristorante indiano a Roma è dovuto alal curcuma. Questa spezia dall’intensa tinta gialla si ricava dalla polpa di una radice nodosa.
Cardamomo. I semi di cardamomo sono dei baccelli secchi con dentro della piccole palline nere. Il suo sapore è molto intenso, quasi balsamico. Si usano interi per insaporire il riso basmati che bolle o cuoce al vapore oppure lo si pesta per i mix di spezie.
Cannella. Questa spezia che si usa spesso nei dolci, nella cucina indiana si usa invece per le preparazioni salate. Si aggiunge un po’ di cannella in stecche al riso che cuoce oppure la polvere nelle varie pietanze.