Installazione di un bagno chimico in cantiere: come fare e le leggi
Esistono diverse aziende che offrono il servizio di noleggio bagni chimici Monza o in altre zone dell’Italia. La cosa importante come sempre è cercarne una seria, che ti offre tutti quanti i servizi partendo dalla installazione fino al ritiro del bagno chimico installato all’interno del cantiere.
Questo strumento sanitario è obbligatorio in diverse circostanze. Per esempio serve nei cantieri edili, ma anche vicino alle ferie, oppure in occasione degli eventi, o anche nei campeggi e vicino a delle spiagge.
Oggi ci concentriamo su tutto quello che riguarda l’installazione dei bagni chimici all’interno di un cantiere. Si tratta infatti di un obbligo per il datore di lavoro, perché tiene che rispettare le necessità dei suoi lavoratori, ricordandosi sempre di non infrangere le norme igieniche.
Normative sui bagni mobili all’interno di un cantiere
In un cantiere edile o stradale devono essere presenti i bagni chimici. Oggi è la legge a richiederli e vuole anche che vengano rispettate determinate regole, le quali sono date dalla normativa UNI EN 16194. E’ importante sapere però che prima del 2012 non vi era nessuno a regolarne la presenza.
La legge vuole che per ogni 10 lavoratori ci sia almeno un bagno mobile. Inoltre devono essere posizionati obbligatoriamente a non più di 100 metri dalle posizioni di lavoro. Perciò in uno spazio molto ampio o per esempio in un cantiere su due piani, occorre installare un bagno a piano.
Ogni bagno mobile che viene installato nel cantiere edile deve avere la dimensione minima di 1 metro quadro, mentre l’altezza deve essere di minimo 2 metri. Inoltre tutti i bagni devono essere ben ventilati, con porta che si può aprire sia dall’esterno che dall’interno, deve esserci l’apparecchio che permette di chiuderlo da dentro e l’indicatore di quando è occupato.
All’esterno del bagno chimico poi devono esserci delle superfici libere che permettono l’affissione di segnali. Necessitano tutti quanti i bagni mobili una buona illuminazione, solitamente a led, che si ricarica grazie agli appositi pannelli solari.
Deve essere garantita la massima privacy, perciò il bagno quando è chiuso deve impedire che si veda qualcosa da fuori. Occorre anche un meccanismo di sicurezza che garantisca la possibilità di aprire la porta da fuori quando c’è un’emergenza.
E’ fondamentale che il bagno sia sempre rifornito di carta igienica e venga ripulito con frequenza. Inoltre deve esserci anche un cestino per i rifiuti sempre disponibile, un lavamani e un asciugamani. Così come la tavoletta per wc che permetta di accovacciarsi.
Infine, il serbatoio è importante che possieda un sistema di ventilazione con uno sfiato all’esterno. Lo scarico deve avere una pompa a mano o a pedale.
La multa per il datore di lavoro che non rispetta le suddette regole va dai 200 ai 2000 euro. E’ molto importante perciò fare attenzione che sia presente tutto il necessario.